ROMA. I Balneatori della CNA partecipano alla manifestazione nazionale dei balneari. Il 5 APRILE 2011.
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ROMA. I Balneatori della CNA partecipano alla manifestazione nazionale dei balneari. Il 5 APRILE 2011. PDF Stampa E-mail
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Venerdì 01 Aprile 2011 12:02

logo-cna-genericograndeMANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI BALNEARI ROMA 5 APRILE 2011


Invitiamo le imprese balneari italiane a partecipare alla manifestazione nazionale della categoria che si svolgerà a Roma martedì 05 aprile 2011 alle ore 11,00 in Piazza Navona ( sotto il Senato della Repubblica ) per  confermare tutta la preoccupazione rispetto allo stato di stallo in cui ci  troviamo e per esprimere il nostro disaccordo per il  rischio che le concessioni demaniali marittime possano scomparire dopo il 2015.


Le imprese balneari nel documento unitario presentato dalle associazioni di categoria al Ministro per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale On. Fitto, evidenziano le gravi problematiche che investono il settore delle imprese balneari italiane.

L’assenza, registratasi per decenni, di una moderna e aggiornata legislazione di settore rischia di penalizzare  irreparabilmente un sistema imprenditoriale  che, al contrario,  ha costituito con la propria presenza un’offerta economico-turistica di elevata qualità in campo nazionale e nel contesto di tutto il panorama europeo.

Gli investimenti nel settore si sono fermati. Gli impegni finanziari già assunti dalla categoria, riponendo fiducia nell’automaticità del rinnovo delle concessioni, vanno ben oltre la data del 2015 quando invece le attuali concessioni giungeranno alla loro definitiva scadenza.

Le figure professionali qualificate impiegate all’interno delle piccole e medie imprese turistico-balneari rischiano di non trovare più risposte occupazionali per via di una contrazione economica dell’intero settore.

Bisogna  tracciare una strada certa perché le imprese possano tornare a lavorare sulla base di norme certe che tutelino gli investimenti già effettuati  e realizzati per garantirsi  un futuro che va ben oltre il 2015.

Le imprese operanti sul demanio marittimo ( stabilimenti, alberghi, campings, villaggi turistici,... ) che hanno assunto notevoli impegni finanziari e hanno profuso tanti sacrifici per migliorare l’offerta dei servizi balneari delle proprie aziende e nel complesso, di tutto il sistema turistico del nostro Paese attendono delle risposte e delle soluzioni certe e concrete.

In questo momento bisogna mettere da parte le differenti vedute e ritrovarsi tutti a Roma con un solo comune intento: salvaguardare il turismo balneare italiano, perchè la storia sindacale che in questi decenni è stata scritta è comune a tutti noi.

L’unità sindacale e la coesione della categoria rappresentano due fatti imprescindibili che bisogna difendere sempre ed in ogni caso.

Chiediamo che vengano accolte, tra le altre, le proposte formulate nel documento unitario sottoscritto da tutte le Associazioni nazionali di categoria nel novembre 2010 tra cui, l’uscita dalla procedura d’infrazione a suo tempo avviata dall’UE, l’approvazione di una legge quadro che contenga una norma transitoria e il riconoscimento degli investimenti effettuati.

In questo contesto, la bozza  predisposta dal Ministero degli Affari Regionali se da un lato non   recepisce o lo fa in maniera non esaustiva,  tutti i  punti fondamentali  contenuti nel predetto documento unitario delle Associazioni dall’altro poteva costituire, necessariamente con il recepimento dei suddetti punti mancanti,  una costruttiva base di partenza, per l’archiviazione della procedura d’infrazione e per la definizione di una legge quadro, la cui conclusione determinabile  nell’intesa con le Regioni però, risente  di ritardi non più sopportabili dalle imprese della balneazione che, invece, attendono risposte concrete per  assicurare il futuro alle attuali concessioni demaniali marittime.

Anche le imprese dell’artigianato, dell’industria, del commercio e dei servizi sono pienamente coinvolte in questa problematica situazione poichè, come si è già detto, il mercato è quasi completamento fermo  con gravi ripercussioni economiche, finanziarie ed occupazionali.

 

Roma, 31 marzo 2011

 

Il Coordinatore nazionale

CNA Balneatori

Cristiano Tomei

 

Ultimo aggiornamento Martedì 12 Aprile 2011 15:48
 

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