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Turismo balneare, fare squadra per tutelare le imprese PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Lunedì 06 Giugno 2011 20:16

 

Balneatori: servono certezze per investire

Montesilvano, convegno della Cna su turismo del mare e sviluppo economico. Gli operatori chiedono l'uscita dalla direttiva Bolkestein per evitare che le imprese finiscano all'asta nel 2015


 

 
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Nodo del contendere, la questione del rinnovo delle concessioni, passate dal vecchio “regime” del rinnovo automatico al meccanismo della gara, secondo quanto previsto dalla cosiddetta “direttiva Bolkestein”, imposta al settore all’indomani dell’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Italia: una normativa che tiene con il fiato sospeso qualcosa come 28mila concessionari, le cui piccole aziende insistono su circa 7mila 500 chilometri di costa, dando lavoro a 300mila persone. «In alcune zone italiane, e l’Abruzzo è tra queste – ha affermato Tomei – le attività turistico-ricreative legate alla balneazione hanno raggiunto un livello tale di qualità da aver costituito una sorta di vero e proprio distretto produttivo. Questa peculiarità deve essere salvaguardata, mentre al contrario si avanza un modello che potrebbe scrivere la parola “fine” a tutto questo.  E a venirci incontro deve essere quella stessa Unione europea che pure ha approvato lo “Small Business Act”, per favorire il protagonismo delle piccole imprese».Dunque, ha concluso, «occorre agire in sede comunitaria per far sì che le imprese turistiche siano escluse dalla Bolkestein, in ragione della peculiarità dell’attività delle imprese che svolgono attività turistico-ricreative, in modo da salvaguardare le imprese che svolgono questa attività. Ragioni che il recente decreto sullo sviluppo varato dal governo non difende a sufficienza, visto che dalla prima previsione di 90 anni per le concessioni demaniali si è passati nella versione definitiva a 20, senza dimenticare la frantumazione delle attuali concessioni, tra titolari degli arenili e delle strutture».Tutti concordi, i partecipanti al forum sul turismo balneare in corso a Montesilvano, organizzato da Cna Balneatori, nell’aprire al più presto la trattativa con l’Unione europea per chiedere l’esclusione delle imprese turistiche dalle previsioni della “direttiva Bolkestein”, ma soprattutto per tutelare investimenti e professionalità delle imprese del settore. Secondo il responsabile nazionale per il turismo dell’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni, Antonio Centi, occorre valorizzare peculiarità che non sono soltanto materiali: «Lo stile di vita italiano attrae per la sua originalità, ed il sistema balneare italiano è forse una delle componenti più significative, e questa originalità va salvaguardata». A detta del parlamentare del Pd, Massimo Vannucci, occorre seguire fino in fondo il tentativo di revisionare le disposizioni della Bolkestein, «perché ce ne sono le condizioni, e oltretutto una mozione unitaria votata all’unanimità dal Senato ha mostrato una precisa volontà politica in questa direzione». Fautrice della trattativa, entrata in un momento particolarmente delicato, anche l’avvocato Cristina Pozzi, docente di Diritto comunitario all’università di Parma: «Con la Commissione europea occorre trattare, anche perché nel recente passato deroghe sono state concesse. Ma certo le scelte del governo contenute nel decreto Sviluppo non hanno aiutato a rasserenare il clima».
Ultimo aggiornamento Venerdì 10 Giugno 2011 08:19
 

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