ROMA. IL SENATO APPROVA LA LEGGE COMUNITARIA: SI ARCHIVIA LA PROCEDURA D'INFRAZIONE.
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Giovedì 01 Dicembre 2011 11:22
ROMA. IL SENATO APPROVA LA LEGGE COMUNITARIA: SI ARCHIVIA LA PROCEDURA D'INFRAZIONE
La procedura d'infrazione a suo tempo avviata dalla UE sulla normativa delle concessioni demaniali marittime viene di fatto archiviata con il voto di ieri del senato (A.S. 2322) che conferma il testo già approvato il 26 Luglio scorso dalla Camera dei Deputati.
Un primo passo,  non risolutivo della vertenza, che conferma, anche dopo l'audizione in Italia del Commissario europero Michel Barnier, la grave e totale incertezza sul futuro delle attuali aziende balneari italiane che rischiano di andare ad evidenza pubblica a partire dal 1 Gennaio 2016.
Sull'equo indennizzo, che nell'attuale testo è previsto solo in caso di revoca della concessione (vedi art. 42 del codice della navigazione) è stato presentato un ulteriore ordine del giorno affinchè sia riconosciuto in ogni caso come valore commerciale d'impresa.
In tutte le regioni (domani 2 Dicembre a Pescara in Abruzzo n.d.r.) è in atto la grande mobilitazione della categoria dei concessionari demaniali organizzata dalle quattro sigle sindacali CNA balneatori, SIB confcommercio, FIBA ocnfesercenti, ASSOBALNEARI confindustria, che chiedono ai Governi regionali pieno sostegno per l'affermazione della deroga alla Direttiva Servizi che formalmente deve essere avanzata alla Comnunità europea dal Governo nazionale. La stessa legge comunitaria al comma 2 prevede la delega al Governo affinchè entro 15 mesi adotti una legge quadro relativa alle concessioni demaniali marittime che contiene alcuni principi e criteri direttivi che potrete visionare leggendo il testo allegato:
NOI CHIEDIAMO CHE TRA QUESTI VI SIA INSERITO

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RESTA FORTE L'INCERTEZZA PER IL FUTURO DELLE IMPRESE: CONTINUA LA MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA E DEI SINDACATI DI SETTORE PERCHE' E' FONDAMENTALE USCIRE DALLA
 DIRETTIVA SERVIZI.

Tomei, CNA balneatori: "Domani, numerosi partecipate all'Assemblea unitaria che si terrà a Pescara per difendere i sacrifici di una vita, l'unicità del sistema turistico balneare italiano e lottare per il futuro di 30.000 micro imprese di 100.000 occupati e del sostegno al Pil e all'economia nazionale".

La procedura d'infrazione a suo tempo avviata dalla UE sulla normativa delle concessioni demaniali marittime viene di fatto archiviata con il voto di ieri del senato (A.S. 2322) che conferma il testo già approvato il 26 Luglio scorso dalla Camera dei Deputati.

Un primo passo,  non risolutivo della vertenza, che conferma, anche dopo l'audizione in Italia del Commissario europero Michel Barnier, la grave e totale incertezza sul futuro delle attuali aziende balneari italiane che rischiano di andare ad evidenza pubblica a partire dal 1 Gennaio 2016.Sull'equo indennizzo, che nell'attuale testo è previsto solo in caso di revoca della concessione (vedi art. 42 del codice della navigazione) è stato presentato un ulteriore ordine del giorno affinchè sia riconosciuto in ogni caso come valore commerciale d'impresa.In tutte le regioni (domani 2 Dicembre a Pescara in Abruzzo n.d.r.) è in atto la grande mobilitazione della categoria dei concessionari demaniali organizzata dalle quattro sigle sindacali CNA balneatori, SIB confcommercio, FIBA ocnfesercenti, ASSOBALNEARI confindustria, che chiedono ai Governi regionali pieno sostegno per l'affermazione della deroga alla Direttiva Servizi che formalmente deve essere avanzata alla Comnunità europea dal Governo nazionale. La stessa legge comunitaria al comma 2 prevede la delega al Governo affinchè entro 15 mesi adotti una legge quadro relativa alle concessioni demaniali marittime che contiene alcuni principi e criteri direttivi che potrete visionare leggendo il testo allegato:

NOI CHIEDIAMO CHE TRA QUESTI VI SIA INSERITA LA DEROGA ALLA DIRETTIVA SERVIZI PER LE MOTIVAZIONI CONTENUTE NEL DOCUMENTO UNITARIO PRESENTATO A RIMINI IL 22 OTTOBRE 2011 E APPROVATO DALLA CATEGORIA DELLE IMPRESE BALNEARI.

Ultimo aggiornamento Lunedì 05 Dicembre 2011 18:09
 

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