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Tomei,Cna Balneatori:"l'ordine del giorno presentava l'esame preliminare per le modifiche e integrazioni del decreto di recepimento della Direttiva servizi, la cosiddetta Bolkestein.
Dopo le innumerevoli richieste, questa di oggi poteva essere per l'Esecutivo l'occasione per adottare tutti quei provvedimenti necessari a fornire risposte concrete alle imprese balneari italiane. Non si può continuare a rinviare le motivate e legittime richieste avanzate dalle imprese del turismo balneare italiano, dalle Regioni, dai Comuni e dal Parlamento, affinchè si assumano, finalmente, provvedimenti che con chiarezza non mandino ad evidenza pubblica le attuali concessioni demaniali marittime italiane. E' necessario aprire una concertazione vera e propria con i Sindacati dei balneari "
21 Aprile 2012: TOMEI RISPONDE AL MINISTRO GNUDI:
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Palazzo dei Congressi dell’Eur, piazzale J.F.Kennedy
Il successo è stato notevole non solo per la massiccia presenza di bagnini - oltre quattromila CHE SONO ARRIVATI DA TUTTE LE REGIONI ITALIANE COSTIERE ,ma anche per la partecipazione di cento assessori al turismo e centocinquanta sindaci di città costiere, che hanno manifestato la loro contrarietà a una direttiva europea che compromette le economie turistiche locali. Primo fra tutti il sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha annunciato la sua intenzione di coinvolgere l'Anci nella difesa delle imprese balneari presentando una bozza di ordine del giorno che sarà discussa a breve .
Dopo i saluti in apertura di Vincenzo Lardinelli, Presidente della Fiba Confesercenti, la relazione di apertura è stata affidata a Cristiano Tomei , Coordinatore nazionale di Cna Balneatori di cui si riporta la sintesi centrale del suo intervento:
"Le Regioni si sono espresse per evitare l'evidenza pubblica, il Parlamento italiano, con i suoi due rami , ha fatto lo stesso. Una Direttiva, in questo caso la Bolkestein, non è mica un dogma immodificabile : se uno Stato membro quale è l'Italia chiede che questa Direttiva sia ridiscussa la si ridiscute. Probabilmente ci vorrà del tempo a riunire gli altri Stati membri e ad attivare le procedure burocratiche ma credo ci sia il tempo ampiamente sufficiente perchè ciò avvenga entro il 31 dicembre del 2015. E nel frattempo, cosa altrettanto importante, perchè i rappresentanti del nostro Esecutivo non avanzano ufficialmente a Bruxelles la richiesta di ridiscutere la direttiva servizi?
Chiedere la deroga alla direttiva, usare la stessa direttiva,farne addirittura un'altra: sono tutte strade realmente percorribili; ma prima di tutto, il livello italiano della rappresentanza politica e dell'esecutivo di Governo deve ufficialmente aprire la discussione in Europa. E allora perchè tutto ciò non è emerso giovedì 04 aprile in via della Stamperia, a Roma durante l’incontro tra l'Esecutivo e le forze parlamentari italiane? E perchè tutto ciò non viene chiesto chiaramente e a viva voce direttamente a Bruxelles ? Queste sono le domande che si pongono le piccole imprese balneari e alle quali attendono risposte da troppo tempo?
E ancora, se le doverose osservazioni non sono state avanzate dai nostri rappresentanti prima e al momento del recepimento della Direttiva servizi ,non è affatto detto che gli attuali rappresentanti non debbano chiedere ufficialmente di raddrizzare cio' che in precedenza non è stato fatto ossia una dannosa sottovalutazione delle ricadute che la Direttiva poteva avere sul comparto della balneazione italiana.
I sindacati e i balneari con loro, chiedono che si passi dalle parole ai fatti.
Che si passi dalle mozioni e dagli ordini del giorno alla discussione e all'approvazione di leggi, di norme a garanzia di un futuro certo per le ATTUALI aziende balneari italiane. Leggi e norme si , ma solo a condizione che siano indiscutibilmente a garanzia di queste imprese balneari che hanno costruito sulle loro spalle il sistema turistico balneare del nostro Paese.
Dalla solidarietà e dalla condivisione alle nostre proposte, adesso è necessario riaprire subito il tavolo tecnico Governo - Sindacati - Regioni - Comuni per lavorare su una sola piattaforma: UNA LEGGE, DA PORTARE AUTOREVOLMENTE A CONFRONTO CON L'EUROPA, IN CUI CI SIANO NORME INOPPUGNABILI A GARANZIA DI UNA CERTEZZA CONCRETA PER UN VERO FUTURO Di QUESTE IMPRESE BALNEARI ITALIANE CHE DA PRIMA, ORA E PER SEMPRE COSTRUISCONO L'ECONOMIA TURISTICA DEL NOSTRO PAESE."
A seguire l’intervento di Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari Confindustria che centrato il suo intervento sull’importanza che rappresenta per l’Italia il nostro sistema balneare.
Grande soddisfazione è stata regalata dal Sindaco di Roma Gianni Alemanno, che si è pronunciato così: «La direttiva Bolkestein è profondamente ingiusta per il comparto balneare italiano. Per questo, oggi pomeriggio porterò all'attenzione dell'Anci un ordine del giorno con il quale chiederò all'Anci stessa di assumere una posizione nei confronti del governo e diretta a Bruxelles che esprima con chiarezza il sostegno alla battaglia degli imprenditori balneari italiani. Se c'è un settore in Italia che continua a tirare nonostante la crisi, questo è proprio il turismo, perciò il governo deve schierarsi dalla parte dei balneari, perché nella valorizzazione del turismo c'è tutto il loro lavoro con il quale sono riusciti a migliorare le coste italiane. Come è già stato fatto per la Germania che è uscita dalla direttiva Bolkestein, così anche per l'Italia è necessaria almeno una deroga. Se il governo non riuscirà a far valere queste ragioni, vuol dire che l'Italia non conta nulla in Europa e questo è inaccettabile. Ci sono tutti gli elementi giuridici, politici ed economici per chiedere la deroga alla direttiva. In questa battaglia ci si gioca la faccia dell'Italia e la nostra speranza di sviluppo».
Importante l’intervento di Luciano Monticelli, Sindaco di Pineto ( Abruzzo ) e Delegato Nazionale dell’A.N.C.I. per il Demanio marittimo che ha ribadito l’impegno dei 639 Comuni costieri italiani a fianco della vertenza cha stanno portando avanti i Sindacati delle imprese balneari.
Nel concludere la manifestazione Riccardo Borgo, presidente Sib Confcommercio, è stato comunque soddisfatto e così si è espresso alla fine della giornata: «Siamo contenti per la numerosa partecipazione dei primi cittadini, che davanti a oltre quattromila imprenditori hanno assunto impegni precisi circa la necessità che anche Comuni, Province e Regioni siano determinati a premere sul governo affinché affronti l'esclusione delle imprese balneari dall'evidenza pubblica prevista dalla direttiva Bolkestein a partire dal 1° gennaio 2016. Ci ha fatto particolarmente piacere l'impegno del sindaco di Roma Gianni Alemanno, che intende coinvolgere l'Anci su questo problema. Riteniamo che sia necessario affrontare e risolvere la questione nell'attuale legislatura, pertanto abbiamo inviato un appello sia alle istituzioni che alle forze politiche in cui chiediamo che si passi dalle parole ai fatti. Inoltre attendiamo a breve la convocazione del tavolo tecnico tra Governo, Regioni e imprese formalmente costituito il 23 febbraio scorso. Qualora non ci fossero risposte concrete, però, non potremo sottrarci alla necessità di programmare per questa estate iniziative di protesta anche clamorose».
I balneari sono stati incoraggiati dalla massiccia presenza di amministratori locali. Per la Liguria erano presenti gli Assessori al demanio Marylin Fusco e al turismo Angelo Berlangeri, per le Marche il Governatore Gian Marco Spacca .
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