
Martedì prossimo, 19 giugno 2012, alle ore 10,00 a Bruxelles presso il Parlamento europeo è fissata un’audizione con i Funzionari della Commissione Europea per il Mercato Interno e i Servizi per mettere sul tappeto della discussione tutti quegli elementi, tecnici e sindacali per tentare di riaprire la trattativa sul fronte della Direttiva servizi:
Della delegazione italiana dovrebbero far parte, oltre ai rappresentanti dei sindacati del settore balneare maggiormente rappresentativi in ambito nazionale, il delegato nazionale A.N.C.I. per il demanio marittimo Luciano Monticelli, i Coordinatori nazionali delle regioni per il turismo e per il demanio, rispettivamente Mauro Di Dalmazio e Marilyn Fusco, il delegato nazionale U.P.I. per il demanio Angelo Vaccarezza, oltre a diversi rappresentanti delle regioni costiere e a deputati, senatori ed europarlamentari che sosterranno le ragioni per la tutela delle attuali imprese le quali non possono essere mandate all’asta e/o ad evidenza pubblica pena la distruzione di un sistema turistico ed economico che ci invidiano in tutto il mondo e che non si riscontra in nessuna altra nazione europea.
Quello di Martedì è un incontro con i Funzionari della Commissione Mercato Interno e Servizi che sarà utile per aprire un confronto determinato a suffragare in quella sede tutti quegli elementi riportati fin qui nei documenti sindacali unitari e nelle risoluzioni adottate dalle regioni e dagli enti locali che saranno, peraltro, sostenuti anche dai rappresentanti sindacali e istituzionali nel corso di detta audizione.
"La presenza dei rappresentanti istituzionali delle regioni e degli enti locali – ha dichiarato Cristiano Tomei, Coordinatore nazionale CNA balneatori – unita a quella dei rappresentanti sindacali delle sigle maggiormente rappresentative in ambito nazionale sarà utile per dare forza al tentativo di riapertura del tavolo della trattativa sulla direttiva servizi a Bruxelles stante l’attuale inerzia da parte dell’Esecutivo centrale. La risoluzione approvata dal consiglio regionale dell’abruzzo all’Aquila già apre le istituzioni territoriali alla possibilità di una interlocuzione diretta tra la Commissione europea e il sistema delle Regioni. Dobbiamo continuare - insiste Tomei - questa strategia messa in campo insieme da regioni, province, comuni e sindacati nazionali per trovare le soluzioni praticabili, ma che abbiano un unico ed irrinunciabile obiettivo: la deroga per evitare le aste e l'evidenza pubblica".
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