Tomei, CNA balneatori: " Subito la proroga al 2020, una piccola certezza e allo stesso tempo una garanzia per le 30.000 imprese balneari italiane necessaria per rilanciare l'economia turistica costiera"
Ecco la sintesi delle indicazioni sindacali unitarie rivolte ai 600 Sindaci costieri dell'A.N.C.I.
La proroga
Attualmente le regioni Liguria, Abruzzo, Puglia e Basilicata hanno diramato le indicazioni operative per procedere alla proroga fino al 31/12/2020 per le attuali concessioni demaniali marittime nel rispetto di quanto stabilito dalla legge di conversione del decreto legge n. 179 (decreto sviluppo). E’ importante che l’A.N.C.I. ed in particolare la “ Consulta delle Città del Mare “ si pronunci chiedendo che le restanti regioni costiere esprimano ai comuni rivieraschi le indicazioni sulle procedure, il più possibile semplificate, per la proroga delle attuali concessioni demaniali marittime.
Il S.I.D. [ Sistema Informativo Demanio ]
In ottemperanza a quanto disposto con con l'art.6, primo comma, lett.e) del D.P.R. 29.09.1973, n°. 605 e s.m.i. e quanto emanato, con proprio provvedimento, dall'Agenzia delle Entrate, le pubbliche amministrazioni hanno l'obbligo entro il 31 marzo 2013 di adempiere alla trasmissione dei dati relativi alle concessioni demaniali marittime ricadenti sul proprio territorio.
Tali nuove disposizioni prevedono, tra le altre, anche quella di comunicare i dati - con l'utilizzo dell'apposito modello denominato D1-su supporto informatico contenenti i dati amministrativi completi e i rilievi tecnici in coordinate Gauss Boaga relativi all'ultima concessione demaniale marittime rilasciata.
Tali modelli, secondo le suddette disposizioni, dovranno successivamente essere inviati al competente Ministero ai fini dell'inserimento nel Sistema Informativo Demanio ( S.I.D.), per l'aggiornamento del sistema gestionale comunale e per il relativo adempimento rispetto a quanto richiesto dall'Agenzia delle Entrate.
I concessionari demaniali hanno già fornito, a proprie spese, questi dati alle amministrazioni regionali nel 2001 in occasione del cosiddetto “passaggio” di competenze amministrative da parte dei Compartimenti marittimi delle Guardia Costiera.
Successivamente, e precisamente entro il 31 gennaio 2004, tali dati dovevano essere trasmessi dalle regioni ai comuni costieri in occasione dell’ulteriore conferimento di funzioni sul demanio marittimo a quest’ultimi.
Riteniamo che tale attuale competenza non inerisca ai concessionari demaniali in quanto da essi già a suo tempo assolta – [salvo in caso di innovazioni in seguito intervenute] - i cui dati, in ogni caso, sono reperibili presso i servizi preposti delle amministrazioni regionali. Il futuro delle concessioni demaniali marittime.
È, altresì, necessaria la riapertura del confronto con la Commissione al mercato interno Ue e la rappresentanza parlamentare italiana in Ue per una corretta interpretazione e applicazione della vigente direttiva servizi, in modo da favorire na tutela delle specificità nazionali e un riassetto organico della normativa, per garantire maggiore coerenza e certezza giuridica in un quadro organico e uniforme tra le nazioni facenti parte dell’unione europea.
Riteniamo sia importante mettere in campo questo lavoro da subito per confrontarsi con quanti, sono deputati a rappresentarci in Italia e soprattutto in Europa.
Il 2020 è un risultato minimo e alla politica chiediamo adesso chiarezza sui nodi principali che ci stanno a cuore. Vogliamo che la discussione non riparta da zero, ma dai punti che sono al centro della mobilitazione delle imprese turistiche italiane e indicati nel documento politico programmatico delle maggiori sigle sindacali del settore ( Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti, Cna balneatori e Assobalneari Confindustria ).
In Europa occorre iniziare a rivedere con l'Unione europea il capitolo delle attività da sottrarre alla direttiva e tra queste, prioritariamente, quella delle concessioni demaniali marittime italiane.
Ecco, in sintesi, la risoluzione della Consulta delle Città del mare dell'A.N.C.I.:
Monticelli, A.N.C.I. demanio: "Semplificazione ed omogeneità delle procedure amministrative per dare certezza alle imprese e far ripartire 'l'industria' turistica delle città di mare."
S.I.D. - proroga - erosione - pertinenze e Direttiva Servizi.
La Consulta dei Sindaci delle Città del mare, presieduta dal Delegato nazionale Luciano Monticelli, nel corso della riunione odierna con i maggiori Sindacati del settore balneare ha ritenuto necessario indirizzare all'Agenzia nazionale dell'entrate la richiesta di proroga fissata attualmente al 31 Marzo degi adempimenti relativi al S.I.D. (Sistema Informativo Demanio) in modo da poter istituire un Tavolo tecnico per esaminare e chiarire le procedure tecnico-operative di competenza dei Comuni.
Sulla proroga la Consulta indirizzerà alle Regioni costiere, che non ancora vi hanno provveduto, una richiesta affinchè trasmettano le indicazioni ai rispettivi Comuni rivieraschi circa la procedura da seguire per estendere la durata degli attuali titoli concessori fino al 31/12/2020 così come stabilito dal decreto sviluppo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e in modo tale da rendere tale iter omogeneo e contestuale su tutto il territorio nazionale.
Sul problema del fenomeno dell'erosione costiera e sull'elevata onerosità dei canoni demaniali riservati ai Concessionari con opere classificate pertinenziali, la stessa Consulta ha deciso di istituire dei tavoli tecnici per approfondire la materia e prospettare procedure di risoluzione.
Infine, la prossima mossa della Consulta riguarderà la convocazione di un incontro con gli esponenti delle forze politiche parlamentari che si occupano della problematica delle concessioni demnaiali marittime al fine di rivedere in Europa la questione della Direttiva Servizi.
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