Alba Adriatica. Prospettive per il Turismo balneare. Ne parlano Di Dalmazio, Monticelli e Tomei.
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Alba Adriatica. Prospettive per il Turismo balneare. Ne parlano Di Dalmazio, Monticelli e Tomei. PDF Stampa E-mail
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Lunedì 22 Aprile 2013 16:42
convegno albaadiaticaaprile2013
 
 
Monticelli, Anci Demanio:" necessaria continua attenzione alla causa dei balneari"

Tomei, Cna Balneatori: "riaprire  immediatamente il confronto - per tutelare le attuali imprese balneari - con Roma e con Bruxelles ".

Di Dalmazio, Turismo regioni: "difendere in Europa la peculiarietà del sistema turistico balneare italiano".
 
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Sabato 20 aprile 2013, ad Alba Adriatica, Teramo, terra d'Abruzzo, nell'ambito del terzo appuntamento di 'Ybob 2013 - Work shop direttamente sulla spiaggia', si è tenuto il convegno 'Prospettive per il turismo balneare'. Incontro significativo, per l'intervento di tre rappresentanti quali referenti della questione balneare italiana: Mauro Di Dalmazio - coordinatore nazionale al turismo per le regioni; Luciano Monticelli - delegato ANCI al demanio marittimo; Cristiano Tomei - Coordinatore nazionale CNA Balneatori. Questa, in sintesi, la relazione dei principali interventi.

Franchino Giovannelli, sindaco uscente di Alba Adriatica, balneare e vicepresidente Fab/Cna, ha fatto gli onori di casa ed ha espresso il suo rammarico per gli effetti devastanti della Direttiva Bolkestein sul comparto balneare, in Abruzzo e in Italia.

Monticelli - che ricopre il suo ruolo di delegato al Demanio marittimo con una continuità e un impegno che gli fanno onore - ha ribadito l'attenzione che l'ANCI dedica alla questione balneare italiana, problema annoso che, per ammissione dello stesso Monticelli, non riguarda solo i concessionari demaniali marittimi, ma anche i 650 comuni costieri che vivono solo ed esclusivamente di turismo balneare. Oltre a questo, Monticelli ha riproposto il tema SIB (Sistema Informativo Demanio) già affrontato lo scorso 27 marzo, in sede di Consulta delle Città del mare. Ha informato che è stata richiesta la ulteriore proroga degli adempimenti SIB previsti per il 31 marzo, inevasi dalla quasi totalità dei comuni italiani, per impossibilità di esecuzione. Il rinvio dovrebbe servire per istituire un tavolo tecnico, attraverso il quale esaminare e chiarire le procedure di competenza dei Comuni.

Tomei ha sottolineato come la proroga al 2020, per quanto esigua, costituisca pur sempre un punto fermo per il settore balneare. La proroga è legge, è quindi diritto che compete ad ogni concessionario balneare e che, in quanto tale, deve essere garantito ed attuato senza ritardi da tutte le città e da tutte le regioni costiere italiane. Finora, invece, la procedura amministrativa inerente è stata predisposta unicamente da Abruzzo, Liguria, Marche, Molise, Puglia e Basilicata. Tomei ha ricordato che l'8% del PIL (Prodotto interno lordo) nazionale viene assicurato dal turismo balneare. In un momento come quello presente, in cui la crisi, le politiche recessive in atto e le conseguenze che ne derivano, pongono un numero crescente di famiglie nella condizione di non riuscire ad arrivare a fine mese, il turismo balneare potrebbe dare un'importante boccata d'ossigeno. Ma servono certezze per il futuro delle concessioni demaniali in Italia e in Europa.

Da qui l'appello che Monticelli e Tomei hanno rivolto a Di Dalmazio: costituire un tavolo permanente tra Regioni, Comuni e sindacati per affrontare direttamente la vertenza delle concessioni demaniali e riaprire immediatamente il confronto con Roma e con Bruxelles.

Di Dalmazio, per parte sua, riferendosi alla Direttiva Bolkestein e alla questione balneare italiana ha affermato che l'obiettivo è difendere in Europa la peculiarità del sistema turistico balneare italiano, per ridare certezza agli operatori balneari e ai loro fornitori. Ha quindi convenuto sulla necessità di tornare ad affrontare con rinnovata energia il tema delle concessioni demaniali, superando il vuoto di potere che si è venuto a creare in Italia. Quale coordinatore nazionale delle regioni per il turismo, Di Dalmazio chiederà quindi con fermezza al Governo centrale di porre in essere un immediato confronto con Regioni costiere, Comuni e categorie interessate, prima di definire qualsiasi proposta normativa. Oltre a ciò chiederà che il Governo italiano riapra la trattativa in Europa sulla Direttiva servizi.

 

onebit 27CLICCA QUI per visualizzare il comunicato pubblicato su comitatobalneariliguria.it

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Ultimo aggiornamento Domenica 05 Maggio 2013 23:23
 

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