Presentazione dello studio di Nomisma: “Supporto tecnico e di analisi economica degli stabilimenti balneari”.
Sala Incontri, Nomisma SpA
Bologna, Palazzo Davia Bargellini, 15 maggio 2014
Gli interventi :
Giovanni Monti Sandro Gozi Cristiano Tomei T. Capacchione
Presidente Legacoop Sottosegretario Coordinatore nazionale Vicepresidente
Emilia Romagna con delega U.E. CNA Balneatori SIB confcomm.
Nevio Salimbeni (resp. CNA balneatori Ravenna)
Elisa Muratori (resp. CNA balneatori Emilia Romagna)
Cristiano Tomei (Coordinatore nazionale CNA balneatori)
Tonino Capacchione (Vice presidente nazionale SIB confcommercio)
Ecco una prima sintesi del seminario con uno stralcio dell'intervanto di
Cristiano Tomei, Coordinatore nazionale CNA Balneatori:
Importante incontro tenutosi a Bologna presso la sede di Nomisma, organizzato dalla Lega cooperative dell'Emilia romagna per analizzare gli aspetti socio economici legati al sistema balneare italiano.
In attesa dell'imminente apertura del tavolo tecnico governativo per affrontare il nodo del riordino normativo sulle concessioni demaniali marittime, necessario per aprire un confronto con Bruxelles durante la presidenza italiana del semestre europeo, gli interventi dei relatori hanno fatto il punto della situazione rispetto alle vicende normative, sindacali e istituzionali legate alla questione balneare italiana.
Importante intervento del sottosegretario ai rapporti con l'UE Sandro Gozi che ha annunciato la necessità di aprire, sulla questione delle concessioni demaniali, un confronto con l'Unione europea.
stralcio dell'intervento di
Cristiano Tomei, Coordinatore nazionale CNA Balneatori:
In Europa. < Le coste europee vantano un ricco patrimonio marittimo e di tradizioni, oltre che una grande varietà di paesaggi e rifugi naturali. Il turismo costiero e marittimo è pertanto un importante settore dell'industria turistica. Dà lavoro a più di 2,36 milioni di persone e rappresenta l’1,1% dell’occupazione totale dell’UE. Ben il 51% della capacità ricettiva degli alberghi in tutta Europa è concentrata nelle regioni costiere.
Nell’'ambito della strategia "Crescita blu" dell’'UE, il settore del turismo costiero e marittimo è stato identificato come un comparto con particolari potenzialità per promuovere un’Europa intelligente, sostenibile e inclusiva. È il più importante settore marittimo in termini di valore aggiunto lordo e occupazione e secondo lo studio allegato alla crescita blù crescerà del 2-3% entro il 2020.
In Italia. Stando alla ricerca di Unioncamere presentata nell’ambito della prima edizione degli Stati generali delle Camere di Commercio sull’'economia del mare, la Blue economy delle regioni costiere italiane fa registrare – in media – un valore aggiunto pari a oltre 800 milioni di euro, con un’incidenza superiore al 3% sul totale dell’economia e con circa 300 mila addetti.
Le imprese operanti nell’'economia del mare, anche in questo caso, rappresentano più del 3% rispetto a quelle complessivamente attive nel Paese.
Il moltiplicatore del reddito di questa forza produttiva e di lavoro, e quindi degli euro messi in circolo sul resto dell'’economia per ogni euro prodotto in termini di solo valore aggiunto, è pari a 1,3.
Insomma, stiamo parlando dell'’industria del turismo e nella fattispecie del turismo balneare e costiero, che tira fuori numeri da macroeconomia. Per tutelare questi numeri, per far ripartire gli investimenti, ormai fermi, e garantire i livelli occupazionali, evitando aste ed evidenze pubbliche alle attuali concessioni demaniali marittime, insomma per evitare che questa economia – ben conosciuta, affidabile, tenace – si fermi, è urgente riaprire in Ue la trattativa sulla questione balneare italiana.
Solo con una ferma posizione dell’'Italia, dalla quale risulti la tutela della certezza del diritto e della buona fede da parte delle attuali concessioni demaniali marittime italiane che hanno confidato nell’'assetto normativo e amministrativo previgente, il cd legittimo affidamento [così come indicato nell’ultimo documento sottoscritto in modo unitario dai maggiori sindacati del settore che rappresentano oltre il 95% delle imprese balneari italiane [ Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti, Cna Balneatori, Oasi Confartigianato e Assobalneari Confindustria ] si può fornire una reale prospettiva, oltre la proroga del 2020, a un settore [ quello balneare ] decisivo per la nostra economia.>
Nei prossimi giorni pubblicheremo la sintesi di tutti gli interventi
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