Ieri all'assemblea regionale di Cervia, il Coordinatore nazionale CNA Balneatori Tomei, annuncia una 'manifestazione democratica se il governo non ci convocherà '.
È il giorno della verità per gli imprenditori balneari italiani. Oggi Cna Balneatori incontrerà a Roma, durante un convegno pubblico e aperto alle altre associazioni di categoria, il sottosegretario al turismo Francesca Barracciu: «Chiederemo al sottosegretario – annuncia Cristiano Tomei, coordinatore nazionale Cna Balneatori – se il governo intende proseguire l'istituzione del tavolo tecnico sulla riforma delle concessioni balneari. In caso di risposta negativa, non potremo che reagire convocando i balneari nella capitale per una manifestazione democratica».
Nel frattempo, prosegue la battaglia legale che Cna Balneatori sta portando avanti per difendere le concessioni demaniali marittime davanti alla Corte di giustizia europea, chiamata a esprimersi dal Tar Lombardia in merito alla proroga al 2020. Ieri Ettore Nesi, l'avvocato incaricato di seguire la questione, ha illustrato la sua strategia nel corso dell'assemblea regionale Cna Balneatori Emilia-Romagna organizzata a Cervia: «Abbiamo meno di due mesi di tempo – ha detto Nesi – per avanzare le nostre osservazioni al Tar, che a sua volta informerà la Corte Ue. Quando entrano in gioco gli avvocati, significa che siamo ai ferri corti. Ma questa è la grande opportunità per dimostrare che gli imprenditori balneari con la direttiva Bolkestein non c'entrano niente, in quanto non sono concessionari di servizi. Un'opportunità di farlo davanti alla sede legale più importante, cioè la Corte di giustizia europea». L'iniziativa di Cna prevede infatti anche la redazione di un libro bianco che una volta per tutte rappresenti la reale situazione degli stabilimenti balneari dal punto di vista economico, sociale e giuridico. Tutti i titolari di concessioni sono stati chiamati a contribuire economicamente all'iniziativa (clicca qui per maggiori informazioni). Ieri Cristiano Tomei ha evidenziato il «profondo malessere» della categoria balneare per il tavolo tecnico non ancora istituito nonostante le numerose insistenze dei sindacati, per la bozza di legge fantasma circolata alcune settimane fa che avrebbe mandato gli stabilimenti balneari subito all'asta, e per le recenti dichiarazioni del sottosegretario Pier Paolo Baretta - che insieme al collega Sandro Gozi si sta occupando della riforma delle concessioni balneari - di un'imminente pubblicazione del decreto legge in merito. «Mi auguro che questo disegno non sia simile a quelli di Fitto e di Gnudi – ha dichiarato Tomei – perché per noi sarebbe irricevibile, soprattutto paragonandoci alla Spagna che ha prorogato le sue concessioni di 75 anni. La nostra richiesta al governo è di avere almeno 30 anni». I sindacati balneari, ha ricordato Tomei, «si sono detti disponibili a costituire un'unità di crisi, incontrando il governo una volta a settimana per lavorare alla riforma. Ma sono già passati più di venti giorni dall'ultimo incontro, e stiamo cominciando a preoccuparci. Intendiamo dare un contributo attivo per un disegno di legge concordato su cui confrontarsi in Europa, come il governo ha promesso. È ora che i nostri rappresentanti si sveglino, altrimenti abbiamo il compito di invitarli a lavorare con altri mezzi, come la grande manifestazione democratica già annunciata al Sun di Rimini». Durante l'incontro si è anche parlato di questioni locali, in primis sulle imminenti elezioni regionali di domenica. Danilo Piraccini, presidente della Cooperativa bagnini Cervia, ha evidenziato «le colpe dell'assessore al turismo Maurizio Melucci di non avere compreso il problema delle imprese balneari, che non è solo legato alla direttiva Bolkestein. Oggi con le nostre concessioni non possiamo fare nulla: il futuro è troppo incerto e la situazione normativa troppo limitante». Elisa Muratori, responsabile Cna Balneatori Emilia-Romagna, ha già incontrato tutti i candidati alla carica di governatore regionale, «ricordando tra le priorità più urgenti la questione degli stabilimenti balneari, fiore all'occhiello della nostra regione. Ci stiamo fidando della politica, ma siamo pronti a reagire se saremo traditi». Fonte: MondoBalneare.com
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