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LE ASTE PER LE ATTUALI IMPRESE BALNEARI SONO REALMENTE INEVITABILI? PDF Stampa E-mail
Scritto da Administrator   
Martedì 28 Luglio 2015 10:05

articolo pubblicato su gentile concessione di comitatobalneariliguria.it

TOMEI_123Presidente Tomei, pare che tutti ormai – finalmente – a parte qualche “distinguo”, concordino sulla necessità di tutelare la proroga al 2020, come condizione necessaria per attuare la proposta governativa del doppio binario. Come CNA Balneatori voi avete imboccato questa strada sin dall’ottobre 2014. Cosa vi ha indotto a farlo così in anticipo?

Come CNA Balneatori abbiamo capito subito – e inizialmente non da soli – che per difendere la proroga al 2020 – imprescindibile risultato sindacale, raggiunto a furor di popolo, dopo la storica manifestazione del novembre 2012 a Bologna – era indispensabile intervenire presentando ricorsi presso la Corte di Giustizia europea. Altrettanto ha fatto l’avvocatura di Stato, agendo per conto del Governo italiano. La conferma della proroga al 2020 costituisce infatti un passaggio strategico fondamentale per portare avanti, nel negoziato europeo e in piena sintonia con il nostro Governo, la politica del doppio binario, nell’ambito del previsto riordino normativo in materia di concessioni demaniali marittime.

In questi giorni abbiamo avuto la ennesima conferma che qualsiasi decisione sul demanio marittimo italiano è rinviata, in attesa della sentenza della Corte di Giustizia europea. Possiamo considerare che questa notizia smentisca definitivamente la voce che dava per certa la imminente presentazione di un Ddl di riordino della normativa demaniale durante il corrente mese di luglio?

Lascio a chi legge qualsiasi valutazione in merito. Noi di CNA Balneatori, sin dallo scorso 18 maggio, quando abbiamo incontrato il sottosegretario Gozi, abbiamo preso contezza della situazione, avendo chiara la posizione del nostro Governo, che aveva da poco avviato il negoziato in Europa. In quella sede si era parlato di “doppio binario” e, nel periodo immediatamente successivo, si era capito rapidamente che la fattibilità di questa iniziativa governativa era strettamente legata al successo dei ricorsi da presentare alla Corte di Giustizia UE per tutelare la proroga al 2020. L’Avvocatura di Stato si è mossa come noi su analoghe motivazioni. CNA Balneatori, oltre ai ricorsi, ha sensibilizzato tutte le Istituzioni italiane circa i contenuti giuridico-sindacali della sua iniziativa e, successivamente, ha sensibilizzato gli europarlamenteri italiani e la Commissione europea, per sostenere sindacalmente il doppio binario, in sintonia con il Governo.

Giorgio Mussoni – presidente di OASI Confartigianato – dopo avere incontrato recentemente il sottosegretario Gozi, nella dichiarazione rilasciata il 22 luglio a newsrimini.it, torna a parlare di ineludibilità delle gare al termine di un ipotetico periodo transitorio. Qual è il suo parere al riguardo?

Non sono assolutamente convinto della inevitabilità delle aste. CNA Balneatori continuerà a lavorare, in Italia e in Europa, per ricercare soluzioni che possano evitare alle attuali 30 mila imprese balneari italiane – o quanto meno allontanare il più possibile nel tempo – aste ed evidenze pubbliche. Sosteniamo convintamente il periodo transitorio, previsto dal doppio binario, perché è necessario per poter continuare la lotta sindacale, irrobustita dalla ricerca di una adeguata soluzione giuridica, attraverso la quale assicurare continuità e certezza al diritto di esistere delle imprese balneari italiane.

Ultimo aggiornamento Mercoledì 05 Agosto 2015 09:24
 

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