 Tomei, Cna Balneatori:" il Governo deve portare avanti con la massima determinazione il confronto con la Commissione Europea, per ottenere un consistente allungamento delle attuali concessioni"

 

Una congrua proroga del termine di scadenza delle concessioni, oltre a una nuova disciplina dei canoni demaniali e delle imposte connesse. Sono le richieste principali rivolte al Parlamento da Cna Balneatori, che a sostegno della propria iniziativa ha raccolto, attraverso il sito nazionale della confederazione artigiana, migliaia di firme degli operatori turistici italiani.
La petizione dei balneatori italiani sarà illustrata stamane a Roma, in occasione della conferenza stampa organizzata a sostegno delle imprese di balneazione, dai senatori del Pd Manuela Granaiola e Salvatore Tomaselli.
A detta del coordinatore nazionale di Cna Balneatori, Cristiano Tomei, che cita alcuni passaggi del documento, "il Governo deve portare avanti con la massima determinazione il confronto con la Commissione Europea, per ottenere un consistente allungamento delle attuali concessioni, vera spada di Damocle sospesa sulla testa delle piccole imprese di balneazione italiana.
Un impegno, quello richiesto alla politica e alle istituzioni, che trova il suo fondamento nella riconosciuta peculiarità del sistema turistico costiero italiano: un sistema fatto di imprese a prevalente gestione familiare, della non limitatezza della risorsa spiaggia, degli ingenti investimenti realizzati".
Motivi, questi, che richiedono - dice ancora la petizione dei balneatari associati alla Cna - "una soluzione urgente, visto che la scadenza delle attuali concessioni rischia di essere anticipata, in ragione del fatto che l'efficacia della proroga al 31 dicembre del 2020 è attualmente rimessa alla decisione della Corte di Giustizia Europea che deciderà entro la primavera prossima".
E a sostegno della propria tesi, i balneatori Cna hanno rivolto anche un appello ai comuni costieri italiani, come conferma lo stesso Tomei: "Devono trasmettere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Politiche Europee, i dati relativi alle aree costiere già date in concessione ad uso turistico ricreativo, quelle ancora concedibili e quelle indisponibili a qualsiasi titolo.
Informazioni che si rendono necessarie per delineare in modo dettagliato l'ampiezza delle superfici demaniali concedibili per finalità turistico-ricreative, così da affidare quelle libere, a nuovi operatori economici.
Un dato che ci serve per dimostrare alla Commissione Europea, numeri alla mano, come il nostro Paese disponga di aree demaniali marittime, da dare in concessione, nettamente superiore a quelle già concesse in uso".

TESTO DELLA PETIZIONE DI CNA BALNEATORI

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Appello inviato a tutti i Comuni costieri italiani

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LA RICHIESTA DATI AI COMUNI
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