
La Presidenza nazionale di CNA Balneatori che si terrà a Roma martedì 10 aprile alle ore 11,30 presso la CNA Nazionale in Piazza Mariano Armellini, 9/A discuterà e formalizzerà le istanze della categoria approvate a Carrara in Assemblea nazionale con l'individuazione dei seguenti punti cardine per la soluzione della questione balneare italiana:
- La continuità aziendale, secondo la tutela del legittimo affidamento, per scongiurare le evidenze pubbliche e le aste per le attuali imprese balneari al fine di ridare una condizione di stabilità per un tempo indeterminato alle attuali imprese balneari, secondo quanto già previsto all’art.37, 2° comma, 2° periodo del Codice della Navigazione con il cosiddetto Rinnovo Automatico;
- La riapertura del confronto in Europa affermando, per una corretta interpretazione ai principi comunitari, la non inerenza del comparto con la Direttiva europea dei Servizi affinché vi sia un ripensamento della stessa con la modifica e integrazione degli articoli 10 e 16, comm1 del Decreto Legislativo 26 marzo 2010, n.59 “Attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno",
- La verifica e certificazione della non scarsità del bene spiaggia e dunque, della conseguente disponibilità, in ambito nazionale, per assodare la non limitatezza della risorsa e garantire la programmazione per nuove iniziative imprenditoriali con la maggiore propensione di strutture a basso impatto ambientale e facilitanti la fruibilità e la sostenibilità delle infrastrutture e della spiaggia;
- Garantire le condizioni di legalità e trasparenza nell'espletamento delle attività rivolte alla gestione del demanio marittimo al fine di una incisiva attività di prevenzione nei confronti di forme di penetrazione o di ingerenza da parte della criminalità;
- Il superamento dei valori O.M.I. per i canoni cosiddetti pertinenziali esorbitanti da pagare e impossibili da sostenere per diverse centinaia di imprese balneari;
- La rettifica dell'aliquota IVA anche per le prestazioni connesse alla balneazione, parificandola al 10% con conseguente inserimento delle imprese balneari nella classificazione delle attività economiche (ATECO) del settore turismo;
- La modifica dell’art. 3, comma 4bis Legge 494/1993, 4-bis affinchè i concessionari che hanno avviato le procedure con i cosiddetti atti formali conservino il diritto alla continuità aziendale con la tutela del legittimo affidamento;
- Sostenere la presentazione delle petizioni in ambito Europeo ed in particolare presso la Commissione Petizioni (PETI) del Parlamento Europeo per risolvere l’incertezza normativa in cui si trovano le imprese balneari italiane con l’abrogazione del rinnovo automatico e senza un orizzonte temporale certo per il proprio lavoro su cui basare gli investimenti a seguito del recepimento della direttiva Bolkestein in Italia.
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